8 marzo 2012

Oli che raccontano la Valtènesi

Angelo Peretti
Puegnago, sulla costa bresciana del Garda, deve avere un che di magico, in fatto d'olivi. Perché ogni anno è da lì, da quell'angolo di Valtènesi, che vengono alcuni fra gli oli più interessanti, e di maggior carattere, e di migliore espressione territoriale, che si facciano nella regione gardesana.
Tra gli olivicoltori di punta di Puegnago c'è Fulvio Leali con la sua azienda agricola La Meridiana. Fa extravergini sempre affdabili, affidabilissimi, e l'affidabilità la si testa soprattutto nelle annate difficili, com'è stata l'ultima, e il test è favorevolissimo. Pensare che non ha nemmeno un frantoio suo: s'avvale di quello della Cooperativa agricola di San Felice del Benaco, che è comunque a un tiro di schioppo. Il che vuol dire che l'attenzione ai tempi e ai ritmi di raccolta è assoluta e che altrettanto meticolosa e tempestiva è poi la molitura nell'impianto consortile.
Due i monocultivar: uno è di sola casaliva, la varietà principe dell'area del Garda, e l'altro è di quell'Fs17 che, clone della varietà frantoio, è stato creato dal professor Giuseppe Fontanazza e che mi pare si stia davvero bene acclimatando tra gli uliveti benacensi. Due oli notevoli. Assolutamente gardesani nella personalità.
Olio extravergine di oliva Monocultivar Casaliva 2011 La Meridiana
Il colore è un affascinante, cristallino verde pastello. Al naso, immediate, le note di erbe di campo e di prato e l'oliva fresca e un che, mediterraneo, d'agrumi. E in fondo la mandorla appena raccolta e la mela croccante. Quel che t'aspetti dalla casaliva, insomma. E in bocca la pasta è fin da subito in equilibrio tra dolcezza e vena amarognola, che sostiene la conduzione insieme con una piccantezza garbata. Prevale poi qui la mela, finché a prenderle il posto, ma con lentezza, è la frutta secca.
Due lieti faccini :-) :-)
Olio extravergine di oliva Monocultivar Fs17 2011 La Meridiana
Bel verde intenso. Al naso, marcate, le erbe di campo, e il tarassaco in particolare, freschissimo, e un che di carciofo crudo e l'oliva. La pasta è compatta, dapprima dolce, poi gradualmente virata verso l'amaro delle erbe campestri, poi intrisa di una sottilissima piccantezza. Il pomodoro verde, la lattuga, la nocciola raccolta in montagna. Rotolano a lungo in bocca, in perfetto equilibrio, il fruttato e l'erbaceo, e la stimolazione piccante li sorregge, lungamente. Gran bell'olio.
Tre lieti faccini :-) :-) :-)

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