13 marzo 2012

C'è l'Ulìva sul Garda Trentino

Angelo Peretti
È da tre anni che a Riva del Garda si fanno miracoli oleari. A Riva, sul Garda Trentino, c'è l'Agraria, una cooperativa cui fanno capo centinaia di piccoli - quasi sempre piccolissimi - viticoltori e olivicoltori della zona. Gente che ha magari l'albergo o il bar o comunque un altro lavoro e che coltiva vigna e olivi pressoché solo per tradizione familiare e orgoglio e passione. Gli olivi son praticamente solo della varietà autoctona della casaliva, che è dominante sul Garda, e in particolare nell'Alto Garda. E le olive conferite all'Agraria e al suo frantoio hanno sempre dato oli delicatissimi e in questo tipicissimi di una sorta di stereotipo gardesano, che ricercava la dolcezza e la levità della pasta. Finché, tre anni fa, ecco il miracolo. Sissignori: miracolo. Il movimento oleario del Garda Trentino s'era messo a tirar fuori capolavori, e l'Agraria s'è adeguata, e ha dimostrato che si possono produrre gioiellini anche lavorando con le olive conferite da centinaia di micro-coltivatori. Mica facile, proprio per niente.
Adorati gli extravergini del 2010, a marchio Frantoio di Riva, ero impaziente di tastare quelli della ben più complicata - complicatissima, direi, così a nord, tanto a nord - raccolta del 2011. Ora li ho provati. Qui sotto le mie impressioni: dico che l'annata s'avverte con le sue difficoltà, ma ugualmente il dop Garda Trentino è d'alto profilo. Bravi.
Olio extravergine di oliva Ulìva Garda Trentino 2011 Frantoio di Riva
Verde-giallo nella veste, porge all'olfatto netti i sentori delle erbe di campo di di prato, insieme, e poi l'oliva a giusta maturazione, e la mandorla. La pasta è setosa. Il primo impatto è dolce, ma subito dopo ecco che emerge l'amaro del carciofo, del tarassaco, a tratti quasi del cardo. Segno d'attentissima scelta dei tempi di raccolta. E c'è una vena piccante che rinfresca e l'amaro si riaccompagna poi lungamente alla nocciola, a tratti, nel finale, anche del pinolo. Bella prova.
Due lieti faccini e quasi tre :-) :-)
Olio extravergine di oliva 46° Monovarietale di Casaliva 2011 Frantoio di Riva
Colore verde brillante, non eccessivamente marcato. Naso d'erbe campestri e di oliva e, tipicamente, di mandorla. In bocca si coglie un bell'equilibrio fra dolcezza e vena amaricante. E la pasta, di struttura abbastanza delicata, trova supporto e slancio un una ben modulata presenza piccante, che allunga e ravviva l'assaggio verso un finale asciutto, improntato al mix di frutta secca, con la nocciola e la mandorla e la noce.
Un faccino e quasi due :-)
Olio extravergine di oliva 46° Parallelo Biologico 2011 Frantoio di Riva
Colore gialloverde. Erbe di prato e mela croccante e mandorla freschissima all'olfatto, epperò gli stessi toni non si ripetono altrettanto netti al palato. In bocca d'immediato l'olio appare infatti vellutato e quasi neutro. Senonché subito dopo ecco che s'apre verso il piccante, abbastanza marcato, e verso una vena d'amaro che ravviva l'assaggio. La pasta è di impianto leggero.
Un faccino :-)

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